Cosa ci dicono i dati INVALSI 2022 sul grado 13

Si stanno svolgendo le Prove INVALSI del grado 10, cioè del secondo anno di Scuola secondaria di secondo grado. In attesa di scoprire con il nuovo Rapporto nazionale quali saranno i risultati di questi ragazzi per l’anno scolastico 2022-2023, ripercorriamo insieme i principali esiti conseguiti l’anno scorso dagli studenti dei gradi 8 e 13, che hanno già svolto le Prove INVALSI 2023. Iniziamo questo percorso con un articolo che prende in esame i risultati del grado 13 e ne dedicheremo uno successivo al grado 8.

Si stanno svolgendo le Prove INVALSI nelle classi dell’ultimo grado scolastico coinvolto nelle Rilevazioni nazionali, ovvero il grado 10, il secondo anno di Scuola secondaria di secondo grado. Ma quali sono stati i risultati dell’anno scorso ottenuti dagli allievi più grandi, ovvero quelli iscritti all’ultimo anno di scuola superiore? Vediamoli insieme in questo articolo.

Quanti studenti hanno raggiunto i livelli di competenza adeguati?

Le Prove INVALSI al computer restituiscono agli studenti sia risultati assoluti sia risultati più qualitativi attraverso una descrizione dei livelli di competenza previsti per un determinato grado scolastico. Per Italiano e Matematica i livelli di competenza sono cinque, mentre per Inglese ce ne sono tre che equivalgono a quelli presenti nel Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). 

Per l’anno scolastico 2021-2022 solo circa la metà degli studenti del grado 13 ha raggiunto i livelli di competenza adeguati al termine della Scuola secondaria di secondo grado per le Prove di Italiano, Matematica e Inglese Reading. Per la Prova di Listening invece la percentuale di studenti nel livello B2 non supera il 38%. 

Guardando le cinque macroaree definite dall’INVALSI (Nord Ovest – Nord Est – Centro – Sud – Sud e Isole) si vede come tutte le materie registrino un numero inferiore di studenti nei livelli richiesti e attesi al termine della scuola superiore. La situazione più critica si verifica tra le regioni del Sud e Isole, con circa 2 studenti su 10 che raggiungono il livello B2 nella Prova di Inglese Listening e circa 3 su 10 almeno il livello 3 in Matematica

Si segnala tuttavia una situazione pressoché stabile rispetto al 2021, anche se sono ancora lontani i buoni risultati conseguiti alle Prove INVALSI 2019, ovvero quelli del periodo pre-pandemico.

Allievi eccellenti e allievi fragili

Nel Rapporto INVALSI 2022 sono presenti due focus: uno sugli allievi eccellenti, cioè gli alunni che raggiungono almeno il livello 4 in Italiano e in Matematica e il livello B2 in entrambe le Prove di Inglese, e un altro e su quelli più fragili, cioè quegli studenti che hanno terminato l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado con competenze di base  inadeguate, quindi a forte rischio di marginalità sociale negli anni a venire. In altre parole, coloro per i quali si parla di dispersione scolastica implicita, un fenomeno preoccupante che i dati INVALSI permettono di monitorare. 

Per l’anno scolastico 2021-2022 la quota di allievi eccellenti in Italia è la stessa registrata nel 2021 ovvero il 13,5%. Rispetto al 2019 tuttavia si hanno 4,8 punti percentuali in meno.

Come mostra il primo dei grafici che seguono, a livello regionale il numero degli studenti che ottengono ottimi risultati varia da regione a regione. Si va dal valore più alto della Valle d’Aosta, dove il 25,9% dei ragazzi sono eccellenti, alla percentuale più bassa di Campania e Calabria, dove il 5,2% degli allievi ha un punteggio da top performer.

Dai grafici si evidenzia inoltre l’andamento nel tempo della dispersione scolastica implicita, che registra una inversione di rotta rispetto al passato. Se nel 2021, infatti, la dispersione implicita si era attestata al 9,8%, crescendo di due punti percentuali e mezzo a livello nazionale rispetto al 2019 (7,5%), nel 2022 arretra al 9,7%, facendo registrare una flessione in quasi tutto il territorio.

I fattori che incidono sui risultati della scuola secondaria di secondo grado

I dati ottenuti attraverso le Prove INVALSI derivano dalla combinazione di diversi fattori che influiscono sui risultati di ciascun allievo e, in un’ottica di comparazione analitica, è possibile stimare l’effetto di questi a parità di tutte le altre condizioni.
L’infografica di seguito offre una sintesi di quali sono i fattori principali.

I fattori che incidono sui risultati della secondaria di II grado

Le fragilità e le eccellenze rispetto all’origine sociale

Grazie alla presenza dell’indicatore ESCS – Economic, Social and Cultural Status, che definisce lo status sociale, economico e culturale delle famiglie degli studenti è possibile analizzare i dati anche sulla base del contesto socioeconomico di appartenenza degli studenti.

Come cambiano i risultati in base al genere 

Le Prove INVALSI 2022 hanno mostrato una tendenza costante in tutti i gradi scolastici analizzati: le studentesse del grado 13 ottengono risultati migliori in Italiano e nelle Prove di Inglese, mentre i maschi se la cavano meglio in Matematica.

Per quanto riguarda la Prova di Italiano, le femmine vanno meglio dei maschi e le studentesse dei licei classici, scientifici e linguistici ottengono risultati migliori rispetto a tutti gli altri indirizzi. 

In Matematica invece sono i maschi ad andare meglio delle femmine in tutti gli indirizzi scolastici, con la differenza di genere più ampia registrata negli Istituti tecnici e un gender gap pari a 9 punti (192 per i maschi e 183 per le femmine).

In generale, per Inglese possiamo dire che sia i maschi sia le femmine vanno meglio alla Prova di Listening che a quella di Reading.

Cosa ci aspettiamo dai prossimi risultati

Anche se sono emerse delle difficoltà e delle differenze territoriali nei risultati ottenuti dalle Rilevazioni nazionali 2022, in questo anno ci sono stati anche dei segnali di miglioramento, che  fanno sperare in una ripresa in tutte le materie per il futuro. Vedremo se questa previsione sarà confermata dal Rapporto nazionale 2023 ormai prossimo.

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