I risultati del Grado 10 per macro-indirizzo di studio

Come è ormai noto, l’INVALSI per la Scuola secondaria di secondo grado restituisce gli esiti di apprendimento suddivisi per indirizzo di studio. Abbiamo quindi la possibilità di confrontare i risultati degli studenti provenienti dai licei con quelli degli istituti tecnici e professionali. Quest’anno, inoltre, all’interno del Rapporto 2022 è presente una sezione dedicata ai risultati a colpo d’occhio, che unisce i punteggi assoluti con i livelli di competenza, in modo da comprendere più a fondo il significato di un determinato risultato numerico.

macro-indirizzo-g10

Per la Scuola secondaria di secondo grado è possibile conoscere i risultati anche in rapporto agli indirizzi di studio. Il campione di studenti è infatti rappresentativo di quattro tipologie di scuola, le cui prove sono parzialmente diverse Italiano e Inglese da una parte e dall’altra Matematica.

Come riporta il Rapporto INVALSI 2022:

Al di là delle classificazioni formali, i macro-indirizzi sono stati individuati in considerazione degli esiti medi degli anni passati, quindi seguendo un criterio basato sulle evidenze empiriche e non solo su classificazioni di tipo giuridico-formale. Pertanto, i risultati della prova d’Italiano sono presentati secondo la seguente classificazione: licei classici, scientifici e linguistici; altri licei; istituti tecnici; istituti professionali” mentre quelli di Matematica in: “licei scientifici (tutti gli indirizzi); altri licei; istituti tecnici; istituti professionali

Rapporto INVALSI 2022

È quindi interessante conoscere i risultati INVALSI anche da questa prospettiva per verificare in quale misura gli esiti di apprendimento conseguiti dagli studenti variano nei diversi indirizzo di studio.

Come è andato il Grado 10 alle Prove INVALSI 2022

Se si considera il Paese nel suo complesso e non si effettuano distinzioni in base agli indirizzi di studio, è possibile affermare che nella comprensione del testo e in Matematica le studentesse e gli studenti raggiungono in media il livello 3, ovvero un risultato in linea con i traguardi previsti dalle Indicazioni nazionali e dalle Linee guida.

Sebbene gli esiti siano più bassi rispetto al 2019, metà degli studenti termina infatti il grado 10 avendo acquisito le competenze di base. In Italiano il 66% degli studenti raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su) mentre sono il 54% gli allievi che conseguono questo traguardo in Matematica.

I livelli di competenza per indirizzo di studio

Dal punto di vista dei macro-indirizzi di studio gli Istituti professionali registrano la più alta percentuale di studenti nei livelli più bassi in entrambe le materie: se in Italiano la quota di studenti nei livelli 1 e 2 è pari al 70,3% in Matematica arriva all’82,7%.

Anche se è abbastanza comune ottenere in prove standardizzate una differenza di punteggi tra licei e istituti professionali, quello che ciascuna Scuola deve garantire a tutti gli studenti – o quanto meno alla maggioranza degli studenti – è comunque il raggiungimento almeno del livello 3. 

Negli Istituti professionali ciò non avviene. Solamente circa 1 ragazzo su 3 raggiunge le competenze di base adeguate dopo 10 anni di Scuola

Una diversa analisi dei risultati INVALSI 2022

Una novità presente nel Rapporto INVALSI 2022 riguarda la possibilità di confrontare i punteggi medi, i risultati assoluti degli studenti eccellenti e di quelli fragili con la scala dei livelli di competenza.

Attraverso questa analisi si può conoscere infatti per ogni regione se:

  • i risultati medi si collocano esattamente nel livello 3, oppure se tendono più verso i livelli più alti (livello 4) o verso quelli più bassi (livello 2)
  • i risultati degli allievi eccellenti e dei più fragili si collocano esattamente nei livelli attesi oppure se si posizionano in livelli di competenza diversi

I risultati del grado 10 per regione

Dall’osservazione dei risultati delle singole regioni emergono situazioni molto differenti tra di loro. Partendo dai risultati medi di Italiano possiamo dividere le regioni in due gruppi, quelle che si attestano esattamente nel livello 3 – Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo – e quelle che invece si posizionano nella fascia più bassa (Provincia Autonoma di Bolzano, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).

Pur con differenze di punteggio considerevoli anche all’interno dello stesso livello di risultato, in Matematica invece la maggior parte delle regioni italiane raggiunge il livello 3, con la sola eccezione di Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna, dove il risultato medio si ferma al livello 2, quindi al di sotto della soglia minima attesa dopo 10 anni di scuola.

Le differenze tra regioni tendono a riprodursi anche sui risultati degli allievi eccellenti (Top performer) e di quelli fragili (Low performer), che si posizionano rispettivamente nel livello 5 e nel livello 2. Da segnalare gli esiti medi positivi dei low performer della Provincia Autonoma di Trento (per entrambe le materie) e del Veneto (per Italiano) che raggiungono, anche se in misura minore, il livello 2.

I low e top performer nei macro-indirizzi di studio

La stessa analisi è replicabile anche per i diversi macro-indirizzi di studio. 

Cosa succede in Italiano

Partendo dalla Prova di Italiano, man mano che si passa dai licei agli istituti tecnici e professionali i top performer slittano dal livello 5, ovvero quello atteso per questa categoria di studenti, ai livelli più bassi.

Negli Istituti professionali infatti tutti i top performer si fermano al livello 4 e in alcune regioni del sud (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna) anche al livello 3.

Per quanto riguarda i low performer, se nei licei scientifici, classici e linguistici tutte le regioni riescono a posizionarsi nel livello 2 con la sola eccezione della Sardegna, che invece rimane nel livello 1, negli altri indirizzi di studio aumentano le regioni che si posizionano nel livello più basso della scala.

Cosa succede in Matematica

Per quanto riguarda gli allievi più fragili, per la Prova di Matematica nei licei scientifici (tutti gli indirizzi), si vede che in molte regioni il risultato medio raggiunto è il livello 2, con l’eccezione di Campania, Calabria e Sardegna, dove l’esito medio si ferma al livello 1.

È molto interessante infine notare il risultato notevole incoraggiante in Matematica degli allievi fragili di alcune regioni del Centro-Nord (Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche), nelle quali i ragazzi raggiungono il livello 3.
Spicca in particolare il risultato della Valle d’Aosta, dove gli studenti raggiungono un apprezzabile livello 4.

Passando agli altri licei e agli istituti tecnici, in alcune regioni gli allievi eccellenti raggiungono l’auspicato livello 5, mentre in altre si fermano al livello 4. 

Nell’istruzione professionale i risultati si fanno via via più deboli come per Italiano.

In molte regioni l’esito medio si attesta al livello 2, mentre in diverse aree del Mezzogiorno (Molise, Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna) si ferma al livello 1, che corrisponde al risultato medio atteso al termine del primo ciclo d’istruzione.

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