Le Riforme del PNRR per la Scuola italiana

Con un investimento complessivo di oltre 30 miliardi di euro Istruzione e ricerca è la terza missione con maggior numero di finanziamenti da parte del PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il rilancio economico attivato dall’Unione Europea e dedicato agli Stati membri. Le linee di investimento sull’istruzione sono accompagnate da alcune riforme, che vogliono potenziare equità, efficienza e competitività del Paese. Per la Scuola italiana il Ministero dell’Istruzione dovrà attuare 6 riforme di tipo settoriale per rispondere alle criticità del nostro sistema scolastico.

Le Riforme del PNRR per la Scuola italiana

L’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con il Next Generation EU (NGEU). 

È un programma che prevede investimenti e riforme per permettere agli Stati membri di raggiungere alcuni obiettivi chiaramente identificati in sei aree di intervento: 

transizione verde, trasformazione digitale, crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, coesione sociale e territoriale, salute e resilienza economica, sociale e istituzionale e infine, politiche per le nuove generazioni, l’infanzia e i giovani.

Il PNRR dell’Italia

Per accedere ai finanziamenti e procedere al rilancio della propria economia, ciascun Stato membro ha presentato il proprio Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in cui si spiega come si intendono raggiungere gli obiettivi delle aree di intervento attraverso lo stanziamento dei finanziamenti europei. Per quanto riguarda l’Italia sappiamo che il nostro Paese ha ricevuto dall’Unione Europea un totale di 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021-2026. Di questi 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi di euro sono prestiti.

Il PNRR italiano si articola così in 16 Componenti, raggruppate in 6 Missioni, pienamente coerenti con i sei pilastri del NGEU:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
  2. Rivoluzione verde e transizione
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  4. Istruzione e ricerca
  5. Coesione e inclusione
  6. Salute

Quali riforme

Secondo quanto riportato da Italia Domani, il Piano si articola in 151 investimenti per rilanciare la produttività del Paese e in 63 riforme, necessarie per l’attuazione degli interventi e suddivise tra:

Riforme orizzontali Trasversali a tutte le Missioni del Piano, migliorano l’equità, l’efficienza, la competitività e il clima economico del Paese
Riforme abilitanti Funzionali a garantire l’attuazione del Piano e a migliorare la competitività
Riforme settoriali Riferite a singole missioni o comunque ad ambiti specifici
Riforme di accompagnamento Non strettamente legate con l’attuazione del piano ma comunque necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati

La missione Istruzione e ricerca

La Missione 4 Istruzione e ricerca:

Punta a colmare le carenze strutturali, quantitative e qualitative, dell’offerta di servizi di istruzione nel nostro Paese, in tutto il ciclo formativo. Prevede l’aumento dell’offerta di posti negli asili nido, favorisce l’accesso all’università, rafforza gli strumenti di orientamento e riforma il reclutamento e la formazione degli insegnanti. Include anche un significativo rafforzamento dei sistemi di ricerca di base e applicata e nuovi strumenti per il trasferimento tecnologico, per innalzare il potenziale di crescita

PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Questa si classifica come la terza Missione del PNRR per numero di risorse.

Le componenti di Istruzione e ricerca

Le componenti di una missione consentono di declinare al meglio gli assi portanti del Piano. Riguardano infatti le aree di intervento che affrontano sfide specifiche, composte a loro volta da investimenti e riforme.

Per Istruzione e ricerca sono presenti due componenti che specificano i settori sui quali attuare le misure del PNRR.

Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università prevede risorse per oltre 19 miliardi di euro mentre Dalla ricerca all’impresa 11,44 miliardi. 

Se la componente Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione punta a rafforzare l’offerta formativa, attraverso la riorganizzazione del sistema educativo, la formazione docenti e la riqualifica delle infrastrutture scolastiche, Dalla ricerca all’impresa cerca di creare un’alleanza solida tra ricerca pubblica e il mondo imprenditoriale, dando maggiore spazio ai giovani e a idee innovative.

Quante sono le misure di Istruzione e ricerca

La missione 4 prevede 35 misure totali divise tra 24 investimenti e 11 riforme, che sono sotto la responsabilità dei soggetti competenti.

In Istruzione e ricerca le misure sono affidate al Ministero dell’Istruzione (15), al Ministero dell’Università e della Ricerca (16) e al Ministero dello Sviluppo economico (4). 

Il MI è responsabile di 15 interventi

Per quanto riguarda la Scuola, il Ministero dell’Istruzione (MI) è responsabile nello specifico di 11 investimenti, suddivisi tra competenze e infrastrutture, e di 6 riforme settoriali.

Le riforme del Ministero dell’Istruzione

Oltre agli investimenti sulle infrastrutture e sulle competenze, il Ministero dell’Istruzione ha il compito di realizzare e inserire nella normativa italiana 6 riforme sulla Scuola

La totalità di queste rientra nella componente Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione e nella categoria di riforme settoriali, ovvero quelle che si trovano all’interno delle singole missioni, per introdurre normative e procedimenti più efficienti e in grado di rispondere alle esigenze del sistema scolastico. 

Le sei riforme del MI rispondono a due assi portanti della Missione Istruzione e ricerca. Con questi interventi si vogliono infatti potenziare qualitativamente e quantitativamente i servizi di istruzione e formazione e, inoltre, migliorare i processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti

Cliccando su una delle card presenti del grafico sottostante è possibile ottenere una breve descrizione di ciascuna riforma sotto la responsabilità del Ministero dell’Istruzione. 

Le riforme sulla Scuola per la crescita del Paese

Le riforme sono essenziali per il Piano poiché contribuiscono a mettere il sistema scolastico al centro della crescita del Paese, integrandolo pienamente alla dimensione europea.

Le misure afferiscono, infatti, agli aspetti più strategici della Scuola: la riorganizzazione del sistema scolastico, la formazione del personale, le procedure di reclutamento, il sistema di orientamento, il riordino degli istituti tecnici e professionali e degli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

Ogni riforma contenuta nel PNRR deve infine essere completata rispettando un rigido cronoprogramma, che prevede il raggiungimento di determinate scadenze, suddivise in target e milestone.

La prima tipologia coinvolge obiettivi di tipo quantitativo, ovvero traguardi misurabili attraverso specifici indicatori; la seconda invece interessa obiettivi più qualitativi, ovvero scadenze dove è richiesto per lo più di rispettare i termini per l’avvio di qualche procedura o legislatura. 

Dato che le riforme del MI prevedono principalmente l’attuazione di atti normativi o amministrativi senza i quali non si potrebbero attuare gli investimenti,  la maggior parte delle scadenze previste rientrano nella categoria milestone.

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