IFP. Uno sguardo verso il futuro

Tra i principi affermati dal Pilastro europeo dei diritti sociali occupa un posto di primo piano il diritto a un’istruzione di alta qualità e inclusiva, come anche a una istruzione e formazione permanente e continua capace di migliorare nel tempo le prospettive di lavoro che una persona può avere. Sono istanze condivise e perseguite da tutti i Paesi dell’UE, per le quali l’Istruzione e la Formazione Professionale (IFP) rappresentano un asse portante. Ma quali sono le ragioni per le quali oggi l’IFP prende uno slancio nuovo, che conferisce rinnovato vigore a un processo di modernizzazione iniziato circa 20 anni fa?

Nel panorama europeo gli studenti iscritti a percorsi di Istruzione e la Formazione Professionale (IFP) sono complessivamente circa il 48% degli studenti che accedono alla Scuola secondaria di secondo grado. Si tratta quindi di una popolazione scolastica estesa, alla quale garantire opportunità di apprendimento di qualità, coerentemente con gli obiettivi da raggiungere nel 2025 stabiliti dalla raccomandazione del Consiglio sull’IFP per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza:

– Almeno l’82% dei diplomati dell’IFP è occupato
– Il 60% dei neodiplomati dell’IFP beneficia di una qualsiasi forma di apprendimento basato sul lavoro durante i loro studi
– L’8% dei discenti dell’IFP intraprende una mobilità per l’apprendimento all’estero

Cosa dice la Carta dei diritti fondamentali dell’UE

Questi obiettivi sono in linea con le istanze dichiarate nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, un documento che

riconosce l’istruzione e l’accesso alla formazione professionale e continua come un diritto fondamentale

e sottolinea come

gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite prevedono entro il 2030 pari accesso per tutte le donne e tutti gli uomini a un’istruzione tecnica, professionale e terziaria, anche universitaria, che sia di qualità

così da aumentare in modo consistente il numero dei giovani e degli adulti in possesso delle competenze tecniche e professionali necessarie a garantirne un adeguato inserimento lavorativo e a favorirne la capacità imprenditoriale.

I sistemi di istruzione e formazione professionale innovativi e di elevata qualità forniscono infatti alle persone – giovani ma anche adulte – competenze per il lavoro, lo sviluppo personale e la cittadinanza. Le mettono perciò in condizione di costruirsi un patrimonio personale di abilità, conoscenze e competenze ampio e articolato, che permette loro di adattarsi alle transizioni in atto nel contesto sociale e al mutare delle richieste nel mercato del lavoro. Ne è un esempio la duplice transizione digitale e verde in atto, con le ripercussioni sulla crescita economica e sullo sviluppo sociale che genera.

Cosa fare a livello nazionale

Le direttive perché ogni Paese membro dell’UE traduca a livello nazionale l’impegno di sviluppo dell’IFP sono chiaramente indicate dalla Commissione Europea e trovano sicuro consenso anche nel nostro Paese.
L’accento messo sulla esigenza di una flessibilità dell’istruzione e formazione professionale maggiore rispetto al passato, sul rafforzamento delle opportunità di apprendimento basate sul lavoro e sul miglioramento della qualità dei percorsi di studio trova indicazioni operative nei principi sui quali costruire le riforme dell’IFP:

  • Essere agile nell’adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro […]
  • Mettere al centro la flessibilità e le opportunità di avanzamento […] Questo aiuta a raggiungere un forte impegno e a rendere i percorsi IFP più interessanti, il che porta a una maggiore occupabilità […]
  • Essere un motore di innovazione e crescita […] la formazione IFP dovrebbe essere adattata e ampliata per promuovere l’apprendimento di competenze imprenditoriali, digitali e verdi […]
  • Rappresentare una scelta attraente, basata su competenze moderne e digitalizzate e sull’offerta di formazione […]
  • Promuovere le pari opportunità: i programmi IFP dovrebbero essere inclusivi e accessibili per gruppi vulnerabili […] modelli di formazione flessibile possono contribuire a prevenire l’abbandono precoce dei sistemi di istruzione e formazione […]
  • Essere sostenuta da una cultura di garanzia della qualità […]

Queste indicazioni sottolineano in modo chiaro non solo le piste da seguire ma anche i vantaggi, in termini di equità e inclusività, oltre che produttivi, che possono derivare dallo sviluppo dei percorsi di IFP di qualità, capaci di aprire possibilità di crescita personale e collettiva. È questa condizione a rendere concreti quei valori inalienabili di equità e inclusività che dovrebbero essere diritto di ogni persona.


Approfondimenti

Se hai trovato interessante questo contenuto puoi iscriverti alla newsletter mensile di INVALSIopen per ricevere via mail i nostri aggiornamenti.

Voglio ricevere gli aggiornamenti di INVALSIopen


Seguici sui nostri canali social

 

® INVALSI – Via Ippolito Nievo, 35 – 00153 ROMA – tel. 06 941851 – fax 06 94185215 – c.f. 92000450582 | CookiesPrivacy PolicyPhoto Credits

 

logo PON