Non c’è salute senza educazione (e viceversa)

Promuovere percorsi di formazione-informazione tra i cittadini, in un’ottica di tutela della salute, prevenzione e sviluppo della personalità, favorisce il benessere individuale e collettivo. Per questo la Scuola è il luogo privilegiato dove imparare a stare bene.

Non c’è salute senza educazione (e viceversa)

La promozione della salute tra i cittadini non è una responsabilità solo dei sistemi sanitari. 

Le indicazioni internazionali e i documenti di indirizzo nazionale sono concordi nell’affermare che il diritto alla salute dei cittadini si esplica in una varietà di aspetti della vita individuale e di relazione.

Ecco perché per mettere in atto politiche efficaci nel campo della salute, sono necessari la collaborazione tra le istituzioni e il coinvolgimento della comunità: dalle famiglie alla Scuola, dal Terzo Settore ai sistemi sanitari.

Cosa intendiamo per salute?

Nelle società contemporanee, il concetto di salute va inteso nell’accezione più ampia utilizzata dalla Costituzione italiana, ossia come pieno sviluppo della persona umana.

Salute è qualità della vita, unione di benessere psicofisico e relazionale, anche nella sua componente sociale ed economica, che lo Stato italiano si impegna a tutelare rimuovendo eventuali ostacoli che impediscano lo sviluppo dei cittadini.

Anche l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come assenza di malattie o infermità.

La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea assume in questo senso un’ottica di trasversalità prevedendo che tutte le politiche e le attività dell’Unione debbano garantire la protezione della salute umana.

Più di recente, con l’emergere della pandemia Covid-19, il concetto di protezione della salute come tutela di un bene collettivo oltre che individuale si è consolidato nella comunità internazionale.

Un approccio integrato di tipo socio-economico-politico che era già stato adottato dall’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. 

Il vasto programma delle Nazioni Unite ha incluso l’Obiettivo 3 – Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età – tra i 17 target considerati i presupposti di una società sviluppata e in equilibrio con l’ambiente, invitando alla salvaguardia della salute secondo un nuovo modello di sostenibilità.

L’Educazione alla Salute a Scuola

Alla luce di questo orientamento, il diritto alla salute non può che rafforzarsi a partire da percorsi di formazione-informazione, affidando un ruolo sempre più attivo al sistema d’istruzione per l’alfabetizzazione sanitaria dei cittadini.

La Scuola è il luogo privilegiato dove imparare a stare bene perché:

  • È un riferimento per i ragazzi che a Scuola sviluppano competenze, conoscenze e abilità da spendere consapevolmente e con autonomia di giudizio per la tutela della propria salute e nell’adozione di stili di vita corretti
  • Contribuisce alla formazione della persona intesa come cittadino attivo in grado di comprendere le influenze sociali, ambientali, economiche che condizionano la salute
  • Facilita la partecipazione delle famiglie e di tutto il personale scolastico a percorsi formativi e informativi contribuendo quindi a educare la cittadinanza secondo un approccio life course
  • È parte di una comunità scolastica dove attuare politiche per una scuola sana creando le migliori condizioni sociali e ambientali in ogni singolo istituto scolastico

La collaborazione tra Ministero dell’Istruzione e il Ministero della Salute

Il Ministero dell’Istruzione ha avviato negli anni varie attività e collaborazioni, rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, per tutelare il diritto alla salute, sensibilizzare sui temi della prevenzione e promuovere corretti stili di vita.

In particolare lavora in sinergia con il Ministero della Salute sugli obiettivi comuni delle rispettive missioni istituzionali in tema di salute ed equità nella salute e, nel 2007, ha formalizzato un Protocollo d’Intesa, rinnovato e aggiornato ogni 3 anni, che consente l’attivazione di numerose iniziative congiunte.

Ragazzi e ragazze in buona salute e che si trovano bene a scuola imparano meglio; allo stesso tempo ragazzi e ragazze che frequentano la scuola e sono inseriti in un processo di apprendimento positivo hanno migliori opportunità di salute.

Indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove la salute
– a cura del Ministero della Salute e del Ministero dell’Istruzione

Gli indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove la salute

Nel 2019, in Conferenza Stato-Regioni sono stati approvati gli Indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove la salute.

Il documento favorisce l’inserimento della promozione della salute nel curricolo formativo degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado come un’area trasversale a tutte le discipline e integrata lungo tutto il percorso scolastico e processo educativo degli alunni.

Le aree di intervento Scuola-Salute

Le aree di intervento individuate per la collaborazione tra i due dicasteri sono in particolare:

  • La promozione di corretti stili di vita con particolare riguardo ad attività fisica, alimentazione e salute orale
  • La prevenzione delle dipendenze da sostanze e delle dipendenze comportamentali
  • La promozione della cultura delle vaccinazioni
  • L’educazione a una corretta relazione di genere, attraverso interventi sulle tematiche dell’affettività
  • L’inclusione degli alunni e degli studenti con disabilità e disturbi evolutivi specifici

Altri tavoli interministeriali

Per rispondere alla complessità del tema della promozione della salute e per elaborare policy efficaci, la salute è protagonista anche in tavoli, partecipati da diversi dicasteri, organizzazioni e rappresentanze, su tematiche come:

  • Urbanistica e Salute 
  • Corretti stili di vita nelle pubbliche amministrazioni
  • Contrasto alla dipendenza e alla diffusione del gioco d’azzardo
Approfondimenti

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