Anche il 2025 è stato un anno ricco di indagini nazionali e internazionali, attente a osservare da più angolature le sfide che il sistema scolastico affronta per combattere la povertà educativa e perseguire obiettivi ambiziosi come l’equità e l’inclusione di tutti gli allievi. Il Presidente INVALSI Roberto Ricci ci ricorda i punti salienti di questi percorsi di ricerca e, nel porgere a tutti noi gli Auguri per le Festività imminenti, ci annuncia un’interessante novità per il 2026.
La presentazione del Rapporto di ricerca sullo Studio longitudinale TIMSS 2023 promosso dalla IEA (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) ha concluso un anno ricco di eventi nazionali – come la diffusione a luglio del Rapporto INVALSI sulla Rilevazione 2025 – e internazionali.
Sono state tutte occasioni molto interessanti per offrire dati e momenti di riflessione e confronto a tutti coloro che operano nel settore dell’educazione e della formazione: insegnanti, dirigenti scolastici, ricercatori, formatori, decisori politici.
Cosa fa di TIMSS 2023 un passaggio particolarmente significativo nel panorama delle indagini internazionali sull’istruzione? Il fatto che per la prima volta un’indagine comparativa su larga scala segue gli stessi studenti per due anni scolastici consecutivi, consentendo così di misurare direttamente l’evoluzione del loro apprendimento.
Come sottolinea il Presidente Ricci
questo studio è estremamente interessante, perché consentirà in futuro di fare un passo avanti molto importante a livello di sistema ma anche a livello di Scuola.
È un’innovazione metodologica che, superando i limiti degli approcci tradizionali, mette a confronto gli stessi gruppi di studenti. Questo permette di osservare non solo se i livelli medi di rendimento cambiano, ma anche come cambiano in ragione di diversi fattori che possono influire, da quelli più prettamente scolastici a quelli legati al contesto familiare.
Ciò che i dati offrono quindi non è solo una fotografia dello stato dell’arte, ma anche la base scientificamente solida per interrogarsi, riflettere e comprendere quali sono le condizioni per rendere l’esperienza di apprendimento più efficace e inclusiva, aperta ai bisogni formativi delle nuove generazioni. È questa una evoluzione importante per permettere
alle singole Scuole di monitorare i propri esiti […] Questi studi confermano quanto INVALSI aveva individuato insieme ad altri Paesi da diverso tempo. Avere anche una conferma da una istituzione così prestigiosa come la IEA credo sia un grande vantaggio e una grande possibilità per la Scuola di domani, dove per domani intendiamo già il 2026.
Ma l’anno che sta per iniziare è per INVALSI anche un momento di grande cambiamento, che si sviluppa
in una prospettiva di continuità. Nel 2026 INVALSI renderà disponibile un nuovo sito istituzionale, nel quale confluirà anche INVALSIopen ma mantenendo il suo profilo, le sue caratteristiche di strumento di informazione che in questi anni – ormai non pochi – hanno aiutato le Scuole, ma anche l’INVALSI, ad avvicinarsi reciprocamente, per capire le esigenze e le istanze di ciascuno […] Come sempre concludiamo un anno di fantastica, encomiabile collaborazione con le Scuole. In questi anni il rapporto tra INVALSI e le Scuole, anche grazie a iniziative come INVALSIopen,si è fortemente consolidato e abbiamo difronte grandi sfide per il futuro.
Tra gli impegni che ci aspettano nei prossimi mesi abbiamo il proseguimento delle Rilevazioni digitali, un concetto profondamente rinnovato dal nuovo Manuale europeo di recente pubblicazione. Le frontiere che si aprono sono molte e interessanti, testimonianza di un impegno costante e
frutto anche di tanta storia che noi conosciamo della nostra Scuola e anche di INVALSI.
Approfondimenti
- Rapporto INVALSI 2025
- INVALSI e Scuola. Un rapporto forte costruito nel tempo
- Evidenze empiriche e miglioramento. Un rapporto da coltivare
- RAPPORTO NAZIONALE – IEA TIMSS 2023 – LONGITUDINAL STUDY
- DigComp 3.0 European Digital Competence Framework
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