Cos’è la literacy matematica

Le competenze e le conoscenze matematiche sono strumenti fondamentali per operare nella realtà e non un insieme di regole da applicare per risolvere problemi standardizzati.

cos'è la literacy matematica

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Le Indicazioni nazionali e le Linee guida del MIUR dedicano molta attenzione alla Matematica.

Queste indicazioni vengono riprese e recepite pienamente dal Quadro di Riferimento (QdR) delle Prove INVALSI di Matematica, il documento su cui si basa la costruzione delle Prove. 

Per il primo ciclo d’istruzione

Nel Profilo delle competenze al termine del primo ciclo d’istruzione, si legge:

Le conoscenze matematiche contribuiscono alla formazione culturale delle persone e della comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il pensare e il fare e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani. In particolare, la matematica dà strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana; contribuisce a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.

E ancora, nelle Indicazioni nazionali e nuovi scenari del 2017, si fa riferimento alla Matematica come disciplina che permette di sviluppare competenze trasversali.

Tali competenze sono rilevanti per la formazione di una cittadinanza attiva e consapevole, in cui ogni persona è disponibile all’ascolto attento e critico dell’altro e a un confronto basato sul riferimento ad argomenti pertinenti e rilevanti. In particolare l’educazione all’argomentazione può costituire un antidoto contro il proliferare di informazioni false o incontrollate.

Quanto prima i ragazzi sviluppano queste competenze, tanto meglio e prima sapranno, ad esempio, difendersi dal proliferare di quelle che sono comunemente chiamate fake news.

Per il secondo ciclo d’istruzione

Nelle Indicazioni nazionali che riguardano il secondo ciclo d’istruzione, in tutti gli ordini e i gradi di istruzione c’è un riferimento più o meno esplicito a

considerare la matematica sia come strumento utile nella vita concreta sia come prodotto culturale che riguarda le speculazioni più libere dello spirito umano. […] Le indicazioni curricolari invitano chi insegna ad aiutare gli studenti ad acquisire consapevolezza dell’importanza delle relazioni tra Matematica e realtà.

Tra i vari punti che caratterizzano tutti i diversi gradi scolastici – anche se, ovviamente, con diversa enfasi e dettaglio – il QdR di Matematica sottolinea l’opportunità di prestare maggiore attenzione alla semantica piuttosto che alla sintassi.

È del resto una raccomandazione già presente in maniera esplicita nelle Indicazioni per i Licei, che sottolineano come

ferma restando l’importanza dell’acquisizione delle tecniche, saranno evitate dispersioni in tecnicismi ripetitivi o casistiche sterili che non contribuiscono in modo significativo alla comprensione dei problemi.

Insomma, le conoscenze sono importanti, ma occorrono le competenze per saperle usare bene nel mondo reale.

La literacy matematica nello scenario internazionale

Tutti questi aspetti rientrano nella definizione di mathematical literacy dell’indagine OCSE-PISA:

La capacità di un individuo di ragionare matematicamente e di formulare, utilizzare e interpretare la matematica in una varietà di contesti del mondo reale. Essa include concetti, procedure, fatti e strumenti della matematica per descrivere, spiegare e predire fenomeni. Aiuta gli individui a riconoscere il ruolo che la matematica ha nel mondo e a formulare giudizi e decisioni ben fondati, come richiesto a cittadini costruttivi, impegnati e riflessivi del 21° secolo.

I documenti programmatici italiani infatti adottano modelli e categorie ormai largamente condivisi a livello internazionale e il QdR di Matematica ha un capitolo specificamente dedicato ai confronti con le indagini internazionali di IEA (TIMSS – Trends in Mathematical and Science Study) e OCSE (PISA – Programme for International Student Assessment).

Ed è proprio in questo capitolo che viene citata esplicitamente la literacy matematica, anche se i concetti che la definiscono percorrono l’intero documento.

Uno dei grandi vantaggi dell’avere sistemi di indagini sostanzialmente sovrapponibili a quelli internazionali, per quanto riguarda metodologie e intenti (pure con le dovute distinzioni), è facilmente intuibile: le molteplici possibilità di confronti e, dunque, una quantità maggiore di dati e informazioni disponibili.

Le skills del 21° secolo

Infine, sempre nel capitolo sul confronto internazionale, vengono elencati i diversi aspetti che caratterizzano le prove TIMSS e PISA, sottolineando la loro vicinanza con le Prove INVALSI.

A differenza di TIMSS, che è interessato ai curricoli scolastici, PISA cerca di verificare le competenze acquisite dai giovani quindicenni.

Per questo motivo le sue prove sono costituite da diversi aspetti, tra i quali vale la pena qui sottolineare

le skills del 21° secolo su cui la literacy matematica si basa e si sviluppa (critical thinking, creativity, research and inquiry, self‐direction, initiative, persistence, information use, system thinking, communication, reflection).

Tutte abilità fondamentali per la formazione di cittadini consapevoli e attivi.


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