Il cyberbullismo è una realtà sempre più presente nella Scuola. La diffusione capillare di smartphone, social network e piattaforme di messaggistica ha reso i confini tra vita scolastica e digitale sempre più sfumati. In questo contesto la tecnologia può rappresentare sia una risorsa preziosa sia una minaccia concreta. Se usata in modo consapevole e appropriato, infatti, offre numerosi strumenti per prevenire e contrastare il fenomeno, favorendo allo stesso tempo un’educazione digitale più responsabile.

Le scuole stanno integrando sempre più nei loro programmi piattaforme online, progettate non solo per supportare l’apprendimento ma anche per sensibilizzare i giovani sui rischi del cyberbullismo.
Piattaforme educative sicure
Le piattaforme educative sulle quali i nostri ragazzi possono navigare in sicurezza sono caratterizzate da:
- Contenuti interattivi che attraverso quiz, giochi educativi e video informativi stimolano la riflessione critica
- Educazione socio-emotiva favorita attraverso attività che promuovono empatia, rispetto e gestione delle emozioni
- Approccio inclusivo, sollecitato dall’uso di strumenti che favoriscono la partecipazione di studenti con diversi livelli di competenza digitale.
Sono quindi risorse che non si limitano a trasmettere informazioni, ma contribuiscono a costruire una cultura digitale basata sulla responsabilità e sulla cittadinanza attiva.
Un altro uso fondamentale della tecnologia è infatti il monitoraggio dei comportamenti online. Se accompagnato da un dialogo educativo costruttivo e aperto questo strumento diventa un alleato prezioso per prevenire episodi gravi e promuovere un uso più consapevole delle tecnologie.
Può essere attuato seguendo diverse strade, come:
- Software di rilevamento, cioè strumenti che analizzano messaggi e interazioni per individuare contenuti offensivi o minacciosi
- Intervento tempestivo attraverso segnalazioni automatiche permettono agli insegnanti di agire prima che la situazione degeneri
- Tutela della privacy, atto essenziale per bilanciare la sicurezza con il rispetto dei diritti degli studenti, evitando di sconfinare in forme o azioni di controllo eccessivo.
Docenti e studenti in prima linea
Nel contrasto al cyberbullismo, così come a ogni fenomeno disfunzionale che si verifica in contesto scolastico, la preparazione degli insegnanti è cruciale. Questa richiede:
- Corsi di aggiornamento che forniscono l’acquisizione o la revisione di competenze per riconoscere i segnali di bullismo digitale
- Collaborazione con esperti esterni che possono offrire strumenti pratici e strategie di intervento
- Approccio multidisciplinare per integrare efficacemente competenze tecnologiche, pedagogiche e psicologiche utili per affrontare il problema in modo completo.
Un corpo docente formato diventa infatti un punto di riferimento sicuro per gli studenti, capace di trasformare la tecnologia da rischio a opportunità. Per questo passaggio, non facile ma essenziale, promuovere nei ragazzi una cultura digitale consapevole è essenziale e richiede più strumenti, come:
- Seminari e giornate tematiche, che offrono occasioni di confronto utili a rafforzare il rispetto reciproco anche online
- Peer mentoring, con cui studenti più grandi guidano i più giovani, favorendo un apprendimento tra pari
- Progetti di cittadinanza digitale, con iniziative che insegnano ai ragazzi a riconoscere fake news, linguaggi ostili o offensivi e dinamiche di esclusione.
Qualche dato statistico per capire di più
In Italia il fenomeno del cyberbullismo coinvolge un’ampia fascia di giovani, quasi la metà degli adolescenti, mentre a livello globale si registrano percentuali significative sia in Europa che negli Stati Uniti. Nel 2024 il 47% degli studenti italiani nella fascia d’età 15-19 anni ha subito episodi di cyberbullismo.

La percentuale di giovani tra 11-19 anni che ha vissuto almeno un comportamento offensivo o violento online/offline nel 2023 è ancora più alta e raggiunge il 68,5%, mentre il 21% è stato vittima di bullismo continuativo (Fonti: ESPAD Italia, ISTAT, Save the Children).

L’aumento che vediamo in Italia tra 2023 e 2024 evidenzia una crescita rapida, che richiede interventi educativi e istituzionali mirati.
Se si guarda il problema a livello internazionale nel 2024 in Europa 1 su 6 studenti (16,6%) ha subito cyberbullismo (WHO/Europe, 2024), mentre Negli USA il 60% degli adolescenti ha sperimentato almeno un episodio di cyberbullismo nella vita.
Conclusioni
La tecnologia, se utilizzata correttamente, può diventare un potente alleato nella prevenzione e nel contrasto al cyberbullismo. Le scuole hanno l’opportunità di sfruttare strumenti digitali per creare ambienti più sicuri, educare gli studenti ai pericoli della rete, fornire un supporto tempestivo in caso di episodi di bullismo.
La sfida non è limitarsi a controllare l’accesso alla tecnologia, ma è educare i giovani a un suo uso critico e responsabile, trasformandola in un prezioso strumento di inclusione e di arricchimento.
Approfondimenti
- Cyberbullismo tra i giovani: un fenomeno in crescita che colpisce oltre un milione di adolescenti italiani. I dati ESPAD®Italia
- Bullismo e cyberbullismo nei rapporti tra i ragazzi
- Cyberbullismo, Save the Children: nel 2024 aumento dei casi del 12%
- Un bambino su sei in età scolare subisce cyberbullismo, secondo un nuovo studio dell’OMS/Europa
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